Parecchie di noi ricorderanno la scena in cui l'”eroina moderna” Bridget Jones, dopo l’ennesima disavventura (e una bottiglia di cachaca), decide di dare una svolta alla propria vita partendo dalla riorganizzazione della casa, della dispensa, del guardaroba e da un corso in palestra. Se qualcuno avrà trovato strana ed esagerata questa situazione, molte spettatrici si sono invece rispecchiate in pieno nel comportamento del personaggio. Il recente studio di Nestlè Fitness, infatti, conferma che quasi la metà delle donne puntano sul proprio aspetto, o sul cambiamento di esso, per sentirsi più sicure, mentre almeno il 25% delle intervistate associa la rivoluzione dell’immagine ad una decisa sforbiciata al passato sentimentale, lavorativo etc.
Questo fenomeno, già ampiamente intuito in precedenza ma mai veramente tematizzato, è stato battezzato “LOOK THERAPY“, riconoscendo così non solo il ruolo esteriore ma anche interiore della scelta di cambiare.
Come spesso accade, la TV batte tutti sul tempo nel recepire le nuove tendenze: programmi su come apportare le giuste modifiche al proprio stile spopolano, e alcuni titoli, come “Cambio vita… mi ha lasciato” “Cambio vita… mi trasformo” contengono in modo esplicito la connessione tra il cambiamento e il taglio con realtà concluse, quasi fossero trattate come “vite precedenti”.
Cambiare fa bene, fa sentire vivi e giovani. Non è quindi solo questione di assecondare le tendenze della “società dell’immagine”: prendersi cura di sè e imparare a mettersi in discussione può diventare un vero toccasana. Vediamo quali sono le strategie maggiormente usate da chi è alla ricerca di cambiamento, o ha deciso di affrontarlo anzichè subirlo.
Svuotare l’armadio e rifare l’arredamento
Uno dei modi più classici di rompere col passato è mettere mano al guardaroba, ma anche alla propria abitazione. Certamente gli abiti e la casa rispecchiano chi siamo e vorremmo essere, cosa ci piace, insomma comunicano molto di noi all’esterno e perciò è il modo più immediato di trasmettere il proprio proposito. Vero però che può essere una via molto dispendiosa. Invece di gettare tutto proviamo a reinventare quello che già abbiamo, diamo nuova linfa a vecchi vestiti e risvegliamo le nostre capacità manuali con un po’ di fai-da-te su mobili e pareti. Basta infatti girare pochi mobili e dare un tocco di colore sul muro per fare la differenza! Se proprio bisogna buttare qualcosa ricordiamoci che gattili e canili sono sempre disposti a raccogliere capi caldi, coperte, cuscini e lenzuola per le cucce.
Correre dal parrucchiere
Quasi un clichè: il cambiamento parte dalle forbici del parrucchiere. Chi non l’ha mai fatto almeno una volta? L’importante è affidarsi a professionisti che assecondino i nostri desideri dissuadendoci da eventuali idee un po’ troppo estreme e non in linea con la nostra figura.
Mettersi a dieta
Il conflitto col proprio corpo affiora in molti momenti della vita, in particolare in prossimità di eventi che ci hanno fatto “lasciare andare”. La voglia di rimettersi in forma per sentirsi belle è normale, purchè condotta in modo sano, senza subdoli sentimenti di inadeguatezza (esempio: “lui mi avrà lasciata per i kg di troppo?”). Per sentirsi bene l’ideale è fare sport in compagnia: mette allegria, fa uscire da guscio, porta ad allargare il proprio giro di amicizie.
Trasferirsi
E’ una soluzione drastica, eppure talvolta che il cambiamento avviene in modo così radicale da coinvolgere tutti gli ambiti della vita: dove abitare, con chi, dove lavorare. L’unico consiglio, non così scontato, è di farlo esclusivamente se porta vantaggi e serenità e non solo per la voglia di fuggire.
Tatuaggi
Lasciarsi alle spalle qualcosa è sempre una cicatrice simbolica: alcune persone hanno bisogno di trasferirla anche su pelle per elaborare certi avvenimenti della propria vita. Attenzione: nel valutare un segno così personale non bisognerebbe mai (nel bene o nel male) tenere in considerazione altre persone al di fuori di sè.
E gli uomini?
Anche gli uomini possono affrontare le svolte decidendo per un taglio diverso di capelli o barba, una promozione con un cambio di outfit etc… Ma soprattutto sono portati a spendere, sborsando per gli “sfizi” e gli status symbol (auto prima tra tutti) a cui prima rinunciavano in favore di altre priorità. Il denaro è il loro modo preferito per affermare la propria (ritrovata) autorità ed autonomia. Maschietti, attenzione al portafogli!
E voi come affrontate il cambiamento?
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