Roche – Aderenza alla terapia nella artrite reumatoide

L’artrite reumatoide è una malattia di origine autoimmune progressiva e cronica che colpisce le articolazioni del corpo. Non se ne conoscono le origini e le cause, quello che si sa è che non è possibile guarire. Ci si può però curare e Roche vuole diffondere l’importanza di aderire a queste terapie.
I malati cronici di artrite reumatoide in genere si pongono mille domande: perché a me? Come mai? Cosa ho sbagliato? Ma la realtà è che a prescindere dall’ipotetica causa, il vero problema è che questa malattia progredisce col tempo, intaccando non solo la fisicità, ma anche la psiche di chi ne soffre, perché il dolore costante e l’incapacità di svolgere alcune azioni quotidiane rende la malattia ancora più insopportabile.

L’artrite reumatoide (AR) è una malattia infiammatoria cronica sistemica che colpisce contemporaneamente articolazioni multiple a livello sinoviale con un processo infiammatorio che comporta progressivamente un’erosione della cartilagine e poi del tessuto osseo articolare e può condurre a deformità permanente dell’articolazione interessata.

Chi ne è affetto manifesta dolore, gonfiore, arrossamento e rigidità delle articolazioni colpite. Anche se le cause dell’AR non sono del tutto definite, si sa che l’AR è una malattia autoimmune, dovuta cioè a un’alterata risposta immunitaria.

Non si guarisce dall’AR. Si può però approcciare una terapia che prevenga i danni permanenti e le deformità articolari. Inoltre una terapia precoce e talvolta aggressiva può ridurre significativamente il dolore e la disabilità.

Nelle cure farmacologiche e loro distribuzione credette fra i primi Fritz Hoffmann-La Roche, fondatore dell’omonima casa farmaceutica, volta a produrre industrialmente i farmaci per lottare la malattia.

Oggi la Roche ha deciso di raccontare l’Artrite Reumatoide in meno di 3 minuti tramite un interessante ed utile video.

Come spiegato nel video, aderire ad una terapia può portare scompensi, noie, effetti collaterali. E’ bene però parlarne sempre col proprio medico ed evitare il “fai da te”.